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Warning, i grandi pericoli planetari

Primo incontro dei PCTO per la 3C e la 4B. Relatori docenti della Scuola Superiore Sant'Anna: il prof. Roberto Buizza, climatologo (nella foto assieme al prof. Franco Cervelli, dell'Università di Pisa, tra gli organizzatori assieme alla prof.ssa Sandra Leone e all'associazione Kinzica), e il prof. Francesco Lamperti, economista.

La registrazione all'indirizzo: https://warning.palazzoblu.it/streaming-video/

Le attività dell’uomo fanno aumentare i gas serra nell’atmosfera. Questo eccessivo apporto di anidride carbonica e di metano fa aumentare la temperatura della superficie della Terra e dell’atmosfera vicina al suolo. La temperatura media dell’aria è cresciuta più di 1 grado dal 1860 ad oggi, e il riscaldamento del 20° secolo è stato probabilmente il più alto degli ultimi dieci secoli. Si ritiene che questo innalzamento termico già oggi stia accrescendo la frequenza e l’intensità di cicloni tropicali e di uragani, dei tornado come pure dei periodi di siccità, delle ondate di calore e delle piogge acide. Sempre a causa del rialzo termico nel corso del 20° secolo il livello medio dei mari è cresciuto fra 10 e 20 centimetri, probabilmente in conseguenza dell’espansione termica delle acque dei mari e dello scioglimento dei ghiacci. Anche il livello di innalzamento dei mari durante il 20° secolo non ha precedenti negli ultimi tremila anni, ma ha risparmiato il Mediterraneo, che è aumentato di livello molto meno, malgrado si sia riscaldato più della media. L’incremento medio globale della temperatura dell’aria entro il 2100 è stimato da circa 1,5 a 6 gradi e questo sarebbe un evento senza precedenti negli ultimi diecimila anni: quindi, in futuro, potrebbero diventare molto più usuali sia disastrose burrasche con venti fortissimi generate da vortici che si muoverebbero a passo d’uomo rimanendo su una stessa regione a lungo sia lunghi periodi di siccità in ampie regioni del pianeta.